Candido Avezzù, 58 anni, collega in forza al Reparto Mobile di Padova, ha contratto il virus un mese fa mentre era in trasferta per un servizio presso l’hotspot di Taranto che ospitava 300 migranti, 30 dei quali positivi. Il Mosap ha denunciato la situazione già all’epoca e dopo un mese torniamo sull’argomento salutando per sempre il nostro collega, deceduto il pomeriggio del 29 agosto. Ci chiedono il green pass per entrare in mensa e poi ci mandano al macello. Proprio questa frase, questa nostra denuncia, ha caratterizzato l’ampia rassegna stampa ed è stata ripresa anche da Giorgia Meloni e Matteo Salvini, da sempre vicini alle Forze dell’Ordine.
Questa mattina, la denuncia del Mosap, è su tutte le agenzie e quotidiani nazionali e locali.
Agenzia Agi
Migranti: Mosap, muore poliziotto contagiato hotspot Taranto =
(AGI) – Taranto, 30 ago. – Contagiato nell’hotspot di Taranto, un poliziotto e’ morto dopo un mese. Lo rende noto oggi Fabio Conesta’, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap). “Un altro collega ci lascia a causa di questo maledetto Covid – dice – era in forza al Reparto Mobile di Taranto e dal 13 al 23 luglio era in trasferta a Taranto, dove e’ stato impegnato presso l’hotspot che ospitava 300 migranti, 33 dei quali positivi. Denunciammo gia’ all’epoca questa situazione e, a distanza di un mese, arrivano le terribili conseguenze: uno dei colleghi risultato positivo, ci ha lasciato”. “Ci impongono assurde regole come il green pass nelle mense e poi ci mandano al macello, in mezzo alla folla, negli hotspot, a contagiarci e a mettere a rischio le nostre famiglie oltre che i nostri colleghi – rileva il Mosap – non sappiamo se il collega fosse meno vaccinato, ma al di la’ di cio’ non e’ ammissibile permettere sbarchi in modo incontrollato in piena pandemia”. A quanto apprende AGI, l’agente non era vaccinato. (AGI)Ta1/Lil
301452 AGO 21 .
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Agenzia 9Colonne
CONTAGIATO IN HOTSPOT DI TARANTO POLIZIOTTO MUORE DOPO UN MESE
lunedì 30/08/2021 13:54
9CO1206520 4 CRO ITA R01 9Colonne Roma 30 ago – La morte un’altra. Un altro collega ci lascia a causa di questo maledetto Covid. Era in forza al Reparto Mobile di Taranto e dal 13 al 23 luglio era in trasferta a Taranto dove e’ stato impegnato presso l’hotspot che ospitava 300 migranti 33 dei quali positivi. Denunciammo gia’ all’epoca questa situazione e a distanza di un mese arrivano le terribili conseguenze uno dei colleghi risultato positivo ieri ci ha lasciato . Commenta cosi’ Fabio Conesta’ Segretario Generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia Mosap la morte del poliziotto Candido Avezzu. Ci stingiamo alla famiglia del collega in questo momento di dolore – dice Conesta’ -. Questo dovrebbe essere il momento del silenzio e della preghiera ma non possiamo tacere ci impongono assurde regole come il green pass nelle mense e poi ci mandano al macello in mezzo alla folla negli hotspot a contagiarci e a mettere a rischio le nostre famiglie oltre che i nostri colleghi. Non sappiamo se il collega fosse o meno vaccinato ma al di la’ di cio’ – conclude – non e’ ammissibile permettere sbarchi in modo incontrollato in piena pandemia dopo averci schedato con certificazione verde anche per un caffe’ seduti in un bar. Vergognoso qualcuno dovra’ assumersene le responsabilita’ . red 301346 AGO 21
Agenzia AdnKronos
COVID: MOSAP, MORTO POLIZIOTTO CONTAGIATO IN HOTSPOT TARANTO =
Conestà, ‘non è ammissibile permettere sbarchi in modo incontrollato, in piena pandemia’ Roma, 30 ago. – (Adnkronos) – Un poliziotto è morto un mese dopo essere stato contagiato nell’hotspot di Taranto. Lo rende noto il Mosap, Movimento sindacale autonomo di polizia. “La morte, un’altra.
Un altro collega ci lascia a causa di questo maledetto Covid. Era in forza al Reparto mobile di Padova e dal 13 al 23 luglio era in trasferta a Taranto, dove è stato impegnato presso l’hotspot che ospitava 300 migranti, 33 dei quali positivi. Denunciammo già all’epoca questa situazione e, a distanza di un mese, arrivano le terribili conseguenze: uno dei colleghi risultato positivo, ieri ci ha lasciato”, commenta Fabio Conestà, segretario generale del Mosap.
“Ci stingiamo alla famiglia del collega in questo momento di dolore.
Questo dovrebbe essere il momento del silenzio e della preghiera, ma non possiamo tacere: ci impongono assurde regole come il green pass nelle mense e poi ci mandano al macello, in mezzo alla folla, negli hotspot, a contagiarci e a mettere a rischio le nostre famiglie oltre che i nostri colleghi. Non sappiamo se il collega fosse o meno vaccinato, ma al di là di ciò – conclude – non è ammissibile permettere sbarchi in modo incontrollato, in piena pandemia, dopo averci schedato con certificazione verde anche per un caffè seduti in un bar. Vergognoso, qualcuno dovrà assumersene le responsabilità”.
(Cro/Adnkronos)
ISSN 2465 – 122
30-AGO-21 17:59 .
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