«Non dimenticheremo mai quel 28 giugno 2019 e quei momenti col fiato sospeso che hanno visto il nostro collega Yuri Sannino, rischiare seriamente di morire. E’ per questo motivo che abbiamo deciso di essere al suo fianco, con l’avvocato Antonello Madeo, nel processo che vede il suo aggressore imputato per tentato omidicio».
Lo dichiara Fabio Conestà, Segretario Generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap) che si è costituito parte civile nel processo contro Pietro Maruca che, nel giugno 2019 a Tor Bella Monaca, accoltellò al petto, con un coltello di 15 centimetri, il poliziotto Yuri Sannino intervenuto per una lite tra il Maruca e la ex moglie. «Il medico legale – continua Conestà – ha spiegato che il collega ha perso un litro e mezzo di sangue a causa della profondità delle ferite e che sarebbe andato in shock emorragico di lì a poco, morendo. Inaccettabile come gli uomini in divisa siano considerati dai balordi, carne da macello. Noi non possiamo accettarlo, per questo ci siamo costituiti parte civile nel processo, come abbiamo fatto in passato per altri casi e come continueremo a fare avverso chi colpisce gli uomini e le donne in divisa. Non è tollerabile – conclude – la violenza nei confronti di chi rappresenta lo Stato».