Roma - 14 ott. “I nostri operatori della Polizia di Stato fanno il possibile per evitare assembramenti ma le forze dell’ordine non possono certamente bloccare la movida: quartieri con queste caratteristiche esistono in tutte le città e non è compito dei poliziotti evitare che i ragazzi, che è normale che la sera si ritrovino fra di loro, frequentino i locali.
Bisogna avere cura di agire in un modo diverso. In zone come a Milano , Roma, Napoli ma anche citta’ minori noi cercheremo di fare rispettare le nuove disposizioni contro il propagarsi della pandemia
noi non possiamo arrivare con le volanti (o il radiomobile) nel bel mezzo della movifa e multarle uno per uno. Queste sono operazioni delicate, di ordine pubblico da attuare usando prudenza per non mettere a repentaglio la vita stessa dei nostri operatori ma anche la vita delle persone contro chi in preda all’alcool puo’ arrivare a gesti violenti”. Fabio Conesta’, segretario generale del sindacato di Polizia Mosap commenta la stretta del nuovo DPCM e le problematiche che ogni sera i colleghi si trovano ad affrontare nelle zone con alta frequentazione di giovani nei locali. Bisogna educare, secondo Conesta’ ad “incentivare l’uso della mascherina, e i genitori devono essere i primi a sensibilizzare i propri ragazzi. Meglio dunque prevenire che reprimere”. Secondo Conesta’, “le forze dell’ordine stanno facendo il massimo per fare rispettare i decreti, alcuni un po’ troppo da coprifuoco, ma sono uomini dello Stato e lo Stato ci puo’ contare”.