Covid: Conestà (Mosap), ‘coprifuoco? Non vorremmo passare da sceriffi, serve chiarezza’
Roma, 10 mag. – (Giz/Adnkronos)
“Non vorremmo passare come sceriffi, i cittadini, in particolare i giovani, dovrebbero comprendere il nostro compito, il nostro dovere di tutelare l’incolumità delle persone e la loro salute: è giusto che ci rispettino”. Lo ha detto all’Adnkronos Fabio Conestà, segretario generale nazionale del sindacato di Polizia Mosap. “Il nostro è un compito ingrato, siamo visti un po’ come il nemico, in particolare dai giovani e giovanissimi – ha aggiunto Conestà – ma il nostro dovere è far rispettare le regole, le norme dettate dal governo. Sembriamo un po’ i guardiani della notte, ma dobbiamo far rispettare le regole anche se con un certo disagio dato che comprendiamo perfettamente la stanchezza e la voglia di libertà delle persone”.
“Quello che chiediamo al governo è maggiore chiarezza, – ha aggiunto Conestà – se le 22 è il coprifuoco allora a quell’ora se non si ha un giustificato motivo bisogna essere a casa e non per strada. Noi non possiamo che far rispettare le disposizioni del governo, sappiamo bene che le persone sono esasperate, stanche ma anche noi siamo stanchi”.
“Sono soprattutto giovani e giovanissimi a violare le disposizioni anti contagio – ha concluso Conestà – sono quelli che soffrono di più la privazione delle libertà, i ‘diversamente giovani’ sono un po’ più tolleranti. I giovani sono un po’ più spregiudicati e si muovono assembrati, senza mascherina con il rischio però di contagiarsi e portare il covid a casa rischiando di contagiare genitori o nonni”.