Di seguito le dichiarazioni del nostro Segretario Generale Fabio Conestà.
«Siamo ormai oltre i limiti della decenza: organizzare corsi sull’abolizione della Polizia, conditi da momenti ludici e propagandistici, è un insulto non solo alle Forze dell’Ordine, ma all’intelligenza dei cittadini e alla tenuta democratica del Paese».
Lo dichiara Fabio Conestà, segretario generale del MOSAP – Movimento Sindacale Autonomo di Polizia – commentando l’ennesima iniziativa promossa da ambienti radicali che, sotto pretesti pseudoculturali, mirano a delegittimare le istituzioni repubblicane.
«Siamo di fronte a una deriva ideologica pericolosa: teorizzare l’abolizione delle forze di polizia non è un atto di critica costruttiva, ma un attacco frontale allo Stato, alla legalità e alla sicurezza pubblica», incalza Conestà. «Chi alimenta simili narrazioni – spesso all’interno di centri sociali che vivono di antagonismo permanente – contribuisce a diffondere disprezzo verso chi ogni giorno serve il Paese con disciplina, sacrificio e senso del dovere».
«L’idea di una società senza forze dell’ordine – continua il segretario del MOSAP – non è una visione alternativa, ma una negazione della realtà. Dove manca la Polizia, avanza l’arbitrio, la violenza, il più forte che schiaccia il più debole. E questo lo abbiamo visto chiaramente in tanti contesti, in Italia e nel mondo».
Conestà rivolge poi un appello alle istituzioni: «È ora che la politica prenda posizione con chiarezza. Chi strizza l’occhio a queste teorie o le tollera per convenienza elettorale si rende complice di un processo di disgregazione sociale. La sicurezza non è un fastidio da rimuovere, ma un diritto da garantire. E chi lo fa non merita disprezzo, ma rispetto».
«Il MOSAP – conclude – continuerà a difendere con forza la dignità della Polizia di Stato e di tutti gli operatori delle Forze dell’Ordine, respingendo con decisione ogni tentativo di delegittimazione travestito da attivismo culturale».
