Ampio risalto mediatico per la denuncia di Fabio Conestà, Segretario Generale del Mosap, che ha chiesto a gran voce la censura dei video di una tale Teresa Merante, sedicente cantante folk calabrese che nelle sue canzoni inneggia a latitanti, boss criminali come Totò Riina, invitando a sparare contro i poliziotti definiti “pezzenti”, rispetto alla potenza che – a suo dire – avrebbero i latitanti.
Dura la posizione di Conestà che chiede un fronte comune tra vertici e politici.
La prima risposta arriva dall’onorevole di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, Segretario della commissione parlamentare antimafia, la quale annuncia di portare il caso sia in commissione che in parlamento.
A sposare l’indignazione del Mosap, anche il quotidiano cattolico “L’Avvenire”.
Riportiamo il testo del comunicato stampa, a seguire l’ampia rassegna sui maggiori quotidiani nazionali e agenzie
«Gravissimi e vergognosi i testi delle canzoni di una tale Teresa Merante, nei quali si invita a sparare alla Polizia, si inneggia alla libertà dei detenuti e si esaltano boss malavitosi come Totò Riina. Davvero uno scempio, nonché enorme mancanza di rispetto nei confronti di chi ha sacrificato la propria vita per combattere le mafie».
Lo dichiara Fabio Conestà Segretario Generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap).
«Ben più grave – prosegue Conestà – è che l’amministrazione comunale di Nicotera, dove è stato girato uno dei video, abbia dato la disponibilità affinché questa opera oltraggiosa fosse realizzata. Chiediamo a gran voce, considerato il prezzo che il nostro paese ha pagato e continua a pagare per la lotta alle mafie, che politici e autorità, compresi i nostri vertici, sul fronte comune si adoperino affinché tali obbrobri siano immediatamente censurati. Non è ammissibile che siano permessi messaggi di questo tipo. Abbiamo un grande compito – conclude – quello di insegnare ai giovani i valori e il rispetto per la legalità».
RASSEGNA STAMPA AGENZIE
ADNKRONOS
MAFIA: MOSAP, ‘CENSURARE VIDEO CANTANTE FOLK CHE INNEGGIA AI BOSS E CONTRO POLIZIA’
Roma, 23 gen. (Adnkronos) – “Gravissimi e vergognosi i testi delle canzoni di una tale Teresa Merante, nei quali si invita a sparare alla Polizia, si inneggia alla libertà dei detenuti e si esaltano boss malavitosi come Totò Riina. Davvero uno scempio, nonché enorme mancanza di rispetto nei confronti di chi ha sacrificato la propria vita per combattere le mafie”. Lo dichiara Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap). “Ben più grave – prosegue Conestà – è che l’amministrazione comunale di Nicotera, dove è stato girato uno dei video, abbia dato la disponibilità affinché questa opera oltraggiosa fosse realizzata. Chiediamo a gran voce, considerato il prezzo che il nostro paese ha pagato e continua a pagare per la lotta alle mafie, che politici e autorità, compresi i nostri vertici, sul fronte comune si adoperino affinché tali obbrobri siano immediatamente censurati. Non è ammissibile che siano permessi messaggi di questo tipo. Abbiamo un grande compito – conclude – quello di insegnare ai giovani i valori e il rispetto per la legalità”. (Cro/Adnkronos)
AGI
Cantante folk inneggia a mafia; sindacato Polizia, “uno scempio”
(AGI) – Roma, 23 gen. – “Gravissimi e vergognosi i testi delle canzoni di una tale Teresa Merante, nei quali si invita a sparare alla Polizia, si inneggia alla libertà dei detenuti e si esaltano boss malavitosi come Totò Riina. Davvero uno scempio, nonchè enorme mancanza di rispetto nei confronti di chi ha sacrificato la propria vita per combattere le mafie”. Lo dichiara Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap). “Ben più grave – prosegue Conestà – è che l’amministrazione comunale di Nicotera (Vibo Valentia), dove è stato girato uno dei video, abbia dato la disponibilità affinchè questa opera oltraggiosa fosse realizzata. Chiediamo a gran voce, considerato il prezzo che il nostro paese ha pagato e continua a pagare per la lotta alle mafie, che politici e autorità, compresi i nostri vertici, sul fronte comune si adoperino affinchè tali obbrobri siano immediatamente censurati. Non è ammissibile che siano permessi messaggi di questo tipo. Abbiamo un grande compito – conclude – quello di insegnare ai giovani i valori e il rispetto per la legalità”.
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANI