Fabio Conestà (MOSAP): “Renzi snobba la scorta del Viminale: così si delegittima la Polizia di Stato”

Roma, 31 maggio 2025 – “Le dichiarazioni del senatore Matteo Renzi, che rifiuta apertamente la tutela della Polizia di Stato, sono gravi e inaccettabili. Appaiono come un chiaro atto di snobismo istituzionale, che trasmette il messaggio pericoloso che esistano scorte di serie A e scorte di serie B. Questo è un affronto verso donne e uomini del Viminale che ogni giorno, con coraggio e sacrificio, proteggono le istituzioni e i cittadini italiani.” Lo dichiara Fabio Conestà, Segretario Generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (MOSAP).
“Rinunciare alla tutela della Polizia – prosegue Conestà – non è solo una scelta personale, ma una dichiarazione pubblica che rischia di delegittimare il lavoro di chi ogni giorno, spesso in silenzio, affronta minacce e pericoli per garantire sicurezza a tutti, inclusi i rappresentanti dello Stato. Il senatore Renzi sembra suggerire che la tutela offerta dal Viminale non sia adeguata o degna, come se gli agenti della Polizia fossero meno preparati o meno affidabili di quelli di altri apparati. Una posizione ingiustificabile e irrispettosa.”
“È altrettanto grave – aggiunge – che questa vicenda venga politicizzata, con toni allarmistici e accuse infondate su presunti ‘usi proprietari’ delle istituzioni. I poliziotti non sono strumenti al servizio di governi o partiti, ma servitori dello Stato, formati con altissimi standard e operativi in condizioni spesso difficilissime. Strumentalizzare il tema della sicurezza personale per motivi politici getta discredito su chi, come noi, ogni giorno ci mette la faccia e spesso anche la vita.”
“Se davvero il senatore Renzi ritiene che la Polizia debba essere impiegata altrove, allora sia coerente fino in fondo e non trasformi questa rinuncia in una polemica contro chi svolge il proprio lavoro con dignità e onore. La sicurezza non è un privilegio, ma una responsabilità. E chi ha avuto ruoli apicali nello Stato dovrebbe saperlo meglio di chiunque altro.”